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“Ma poi, ovvio: irraggiungibile per me sarebba andare a lavorare giù dal Morotti. Me ne sono innamorato”
“Ho iniziato ad andare in bici a sei o sette anni”
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“Ho iniziato ad andare in bici a sei o sette anni”.
Alessandro ha 20 anni e ha trovato da poco un impiego in ufficio, “Ma se avessi dovuto scegliere mi sarebbe piaciuto fare qualcosa legato alla psicologia”. La sua attenzione alle persone, a dimostrazione del suo interesse, è sorprendente.
Quando non lavora, “La sera, di solito il mercoledì”, è in giro con la sua mountain bike.
Una passione nata da bambino, abbandonata in adolescenza e riscoperta durante il covid.
Da quando ha 16 anni partecipa al R…estate occupati. Ma: “I primi due anni erano per lo più lavori comunali”. Poi, il suo terzo anno, noi di Grafite abbiamo avuto la possibilità di mettere in pratica il nostro design approach, un lavoro ancora in corso e che cerca di trovare una connessione tra la rigenerazione del territorio e le passioni dei ragazzi.
Tra le esperienze che siamo riusciti ad inserire nel programma, c’era il laboratorio delle biciclette del signor Morotti.
“Lui ha un’esperienza alle spalle che è incredibile, ti dice: si fa così e si fa così. Ha fatto da nonno per tutti noi”.
Aiutati dal signor Morotti, i ragazzi si sono immersi nella realtà di un’officina di biciclette. “Le aggiustavamo da zero. E se erano irrecuperabili, magari staccavano il pezzetto che serviva per aggiustare un’altra bici. Era tutto un mettere insieme i pezzi”.
Mettere insieme pezzi di bici, come mettere insieme passioni e ragazzi che per due settimane, hanno condiviso spazio e tempo e “Alla fine non sai come, ma ti conosci”.
Alessandro ci ha raccontato delle 10/12 bici che hanno riparato e di quanto sarebbe importante, secondo lui, proporre questa esperienza anche per i ragazzi più piccoli, “Magari tra i 10 e i 15 anni. Ti serve per te stesso e per imparare le basi per aggiustare la tua bicicletta!”
Noi ascoltiamo, immaginiamo e progettiamo costantemente.
Uno dei risultati che ci motiva è la disinvoltura con cui ragazzi come Alessandro ci dicono: “Il mio lavoro mi piace, ma poi, ovvio: irraggiungibile per me sarebbe andare a lavorare giù dal Morotti. Me ne sono innamorato”.