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“Non è stato spaventoso per niente!”
"C’era un signore che guidava e tu dovevi stare dietro e tenerti forte perché c’era un Harley-Davidson che andava straforte e faceva un sacco di rumore.”
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“C’era un signore che guidava e tu dovevi stare dietro e tenerti forte perché c’era un Harley-Davidson che andava straforte e faceva un sacco di rumore”.
Dario ha 14 anni, “quasi 15” si corregge, suona il pianoforte e il basso, ama i cartoni animati e fare sport.
Non è spaventato di esporsi come non lo era di fare il giro in moto.
Lo abbiamo intervistato per avere il suo punto di vista dell’esperienza vissuta durante il R…estate occupati 2021 e la chiacchierata è andata oltre la semplice scoperta dei suoi Punti Vivi.
Dario fa parte della Nembrese 1913 da diversi anni e, nonostante tutte le attività in cui è impegnato, non aveva mai vissuto un’avventura del genere.
“Mi sono piaciute tutte le attività, di più i motori, la musica e il teatro. Ma di più i motori”, continua “E sono contento che la squadra è aumentata”. Durante le due settimane, infatti, altri ragazzi si sono uniti alla Nembrese “Per dare una mano a chi ha delle difficoltà, a chi non riesce a stare fermo e si muove sempre”.
Dario frequenta la terza media e parlando di scuola e amici conclude dicendo: “Gli arroganti e i bulli esistono”.
È assurdo, ma esistono.
E così dice: “Ti vorrei raccontare del mio anno che è stato il più dolorosissimo”. Abbiamo ascoltato la sua storia, fatta di ragazzi e professori troppo distanti, e abbiamo sorriso in modo amaro quando ha detto: “E poi una volta mi sono sentito male alla testa perché ero arrabbiato; ero un sacchissimo arrabbiatissimo incazzato”.
E quando gli abbiamo chiesto del suo anno più felice, nemmeno lì ha esitato: “Quando ho preso il basso per suonare e il mio insegnante mi ha sentito e ho deciso di suonare con lui”.
Parlare con Dario per noi è stato come intravedere con chiarezza alcuni punti di quell’obiettivo finale che ci motivato a fare da connettori tra il comune, la Nembrese e i cittadini di Nembro: combattere per la solitudine dei ragazzi, lottare per una giusta integrazione sociale e promuovere le relazioni della comunità.