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“Quando ero piccolo vivevo di fronte ad un distributore di benzina, immerso nel suo profumo…. come diceva Jovanotti!”

Tullio Rinaldi ha 67 anni e l’anima di un ventenne capellone e rocchettaro.

Nembro

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Tullio Rinaldi ha 67 anni e l’anima di un ventenne capellone e rocchettaro.
Ha una passione per i motori e per la meccanica e a loro ha dedicato gran parte della sua vita lavorando in officina.

Ci ha raccontato che trasformare la fisica in meccanica per lui era come giocare, ma che adesso è in pensione da due anni, “Perché dopo 50 anni di lavoro arrivi anche a dire basta. E dedichi il tempo di coltivare hobbies”. Nel suo caso, smontare motori e insegnare ai ragazzi.
“I bergamaschi a volte dicono: il lavoro va rubato. Ma perché? Tutto quello che ho imparato ho sempre cercato di trasmetterlo”.

È con questo intento che Tullio è attivo in molte realtà (come i Lonbikers o l’Associazione Lonno in piazza) e che noi di Grafite abbiamo trovato in lui un terreno fertile per i nostri progetti.
“Tutto è nato un po’ per caso, durante una riunione in cui si cercavano cittadini disposti ad insegnare ai ragazzi” e non è davvero servito altro.

Abbiamo ascoltato il suo Punto Vivo, cogliendone le sfumature e inserendolo nella nostra di dinamica di risposta ai bisogni, e abbiamo abilitato la collaborazione tra Tullio, il Comune di Nembro e la Nembrese Academy organizzando, in particolare, un’attività dedicata ai motori all’interno del R…estate occupati: un’intera giornata in cui “Tre o quattro di noi con cinque o sei moto hanno fatto fare un giro ai ragazzi con disabilità”.

Tullio racconta con gli occhi che brillano l’ovazione dei ragazzi di fronte al rombo dei motori e la loro felicità nel montare in sella ad una Brutale, “Una moto che non si chiama così a caso”.
E aggiunge: “In realtà noi eravamo veramente preoccupati, perché portare dei ragazzini con difficoltà in moto… sei preoccupato. Ma il sogno che hanno messo questi ragazzi ci ha dato tantissimo, siamo tornati a casa con le lacrime”.

“Imparo più di quello che riesco ad insegnare, soprattutto se ci sono in mezzo i ragazzi. Ne vale sempre la pena”.
Che nella lingua di Grafite si tradurrebbe in: condividere i propri Punti Vivi è un modo per arricchirsi!